Bolo-story #11 - Torniamo a parlar bene della Chiesa: Inquisizione, peni rubati, streghe bruciate a Bolo
from Bolo Story
Giubilo sia in tutto il Reddit, le Bolo-story tornano alle origini (ripassale col tag verde), cioè a narrare misfatti storici dei nostri amici clericali. Capitemi regaz, nelle ultime story ho riempito di lodi ben due Papi passati, ma non essendomi arrivati bonifici della Banca Vaticana (che speravo diventasse lo sponsor della serie) ora provo a farmi sponsorizzare da altro. Chessò, da Satana. Che, come oggi scoprirete, esiste e lotta insieme a noi.
Piazza San Domenico, via Wikimedia Commons
1217, Bologna al suo massimo splendore (Bolo-story #8), si trasferisce in città un vip: San Domenico. Fanatico convertitore di eretici, famoso per l'invenzione della pratica del Rosario (la Madonna herself glielo affidò in apparizione dicendogli che era un'arma contro ogni male, tipo un Oki), poiché questo si rivelò efficace solo a triturare i maroni dei poveri eretici ma non a convertirli, fondò un suo ordine di frati specializzato of course nel convertire eretici. A Bologna si trasferì per avvalersi della consulenza degli esperti di teologia e di diritto canonico dell'Alma Mater che oh, furono così bravi che non solo i Domenicani diventarono (e sono ancor oggi) uno dei maggiori ordini cattolici, ma questi divennero pure i project manager di una startup a cui la Chiesa teneva parecchio: la Santa Inquisizione. Di ciò, in realtà, al vez del Rosario non va data ogni colpa: l'Inquisizione partì molto dopo e lui nel frattempo aveva ben pensato di morire proprio a Bo (in suo onore fu realizzata la Chiesa di San Domenico dov'è sepolto, in foto, nonché sempre lui è quello che ci fa ciao dalla colonna). Ma lui fu quello che fondò un ordine di fanatici e sì, proprio qui, nella laica e dotta Bologna, è dov'è partito il tutto. Ops.
Ripassone. L'Inquisizione è stata (fun fact: in realtà E'.. esiste ancora, ha solo cambiato brand) l'istituzione con cui la Chiesa combatteva le varie eresie: dai culti non cattolici alla scienza sacrilega, sino ad arrivare alla stregoneria. Breve excursus su quest'ultima: mica crederete che le teorie cospiratorie che diventano virali siano una cosa moderna o colpa dello internet! La “caccia alle streghe” fu la QAnon o la Bilderberg dell'epoca. La stregoneria, si sa, come superstizione folkloristica di persone che praticavano la magia era sempre esistita. Ma fu solo nel 1487 che diventò una teoria cospiratoria a causa del libro “Il martello delle streghe” di un frate (ovvio, Domenicano) tedesco mezzo matto. Secondo lui, le streghe (solo donne perché, cito, “frustrate dall'essere maschi mancati”) esistevano davvero ed eran parte di un piano di Satana (non c'era ancora Soros) per conquistare il mondo e quindi causavano carestie, mangiavano bambini, facevano sabba ed orge col Demonio e.. dulcis in fundo, sempre per il tema dell'invidia, sì, rubavano il pene agli uomini (click chi vuole approfondire). Non mi stupirei se cotanto capolavoro di libro tornasse di moda oggi.
Fonti? Suo cugggino. Ma il libro divenne uno dei primi best seller della storia grazie alla recente invenzione della stampa, diffondendosi in tutta la cristianità e diventando il manuale degli Inquisitori per oltre 200 anni, senza che alcun Papa ne vietasse la diffusione (quelli di Copernico sì invece..). Conseguenza: isteria di massa, tutti a veder streghe ovunque e circa 50.000 persone che, innocenti, vennero processate e torturate e poi bruciate sul rogo. E sì, spesso da bravi Inquisitori Domenicani, quali erano ad esempio sia il famoso Torquemada dell'Inquisizione Spagnola, sia il Nicolas Eymerich poi ben romanzato dal bulgnais Valerio Evangelisti. Sfatiamo però un mito: i roghi di streghe furono quasi tutti nelle protestanti Germania e Svizzera, meno nelle zone cattoliche tipo l'Italia dove se ne stimano “solo” 1.000. E a Bologna, patria dei Domenicani? Pochi, per fortuna. Le fonti del nostro Tribunale dell'Inquisizione (che è tutt'ora in San Domenico, visitabile con visita guidata, astenersi streghe) parlano di 10-20 roghi per stregoneria in 200 anni.
Tra questi, il caso più noto fu quello di Gentile Budrioli. 1498, lei donna colta e ricca, pare bellissima (oggi la rappresentano come sotto, eh beh..), viveva nel Torresotto di Porta Nuova (c'è tutt'ora, in Piazza Malpighi, passateci) ed era un'esperta di astrologia ed esoterismo. La Paolo Fox dell'epoca, ma gnocca. Tra le sue fedeli adepte c'era persino Ginevra Sforza, moglie del signore di Bologna Giovanni II Bentivoglio (Bolo-story #5), cosa che rendeva Gentile potente e invidiata in città. Ma anche a Bolo arrivò la paranoia delle streghe e la prima denunciata come tale fu proprio lei. Persino Ginevra Sforza, per non essere accusata lei stessa, ne rinnegò l'amicizia.
Gentile Budrioli fu processata dai Domenicani e, dopo torture strazianti, confessò cose credibilissime quali: di star per uccidere il Bentivoglio, di aver ammaliato con incantesimi e poi ucciso vari uomini, di aver avuto 72 (!) congiungimenti carnali con demoni, di aver ceduto anima e corpo a Satana in cambio di fama e soldi, di recarsi la notte nuda nei cimiteri a prelevare ossa per i suoi rituali e, dulcis in fundo, di poter trasformare in polvere il membro maschile. Aha, ecco la prova definitiva!
“Accertato” che era una strega, il 14 luglio 1498 Gentile venne arsa viva e le sue ceneri disperse al vento. Dove avvenne il rogo? Ovviamente lì, sempre lì, in Piazza San Domenico dove tutto cominciò, un luogo che trasuda arte e storia, bellezza e dolore, col fine intelletto di Rolandino (Bolo-story #8) e i santi propositi di San Domenico che riposano accanto ai sogni infranti del povero Re Enzo e alle ceneri innocenti della bella Gentile Budrioli.
Ritratto di giovane donna di Charles Frederick Naegele (1857-1944), spesso usato come rappresentazione di Gentile Budrioli, via Wikimedia Commons